domenica 10 ottobre 2010

Un passo avanti e mille indietro, purtoppo!

                   
                

Ne parlavo proprio venerdì, dopo aver seguito l'intervista di Ken Follet che spiegava il nuovo film tratto dal suo libro I pilastri della terra, affermava che le passioni  e gli impulsi dopo duemila anni non sono cambianti, che in fondo noi siamo sempre quelli..

Sono d'accordo!

La mentalità sarà anche cambiata; ci si deve arrabbiare per un rutto e ci si indigna per l'esibizione di certe parti del corpo. Poi succedono  fatti più seri tipo  l'assassino di Sara Scazzi ed ecco che il vero noi si mostra...
In questo frangente   quello che è primordiale inesorabilmente esce...
Chiediamo che l'assassino sia lasciato alla folla, una sorta di lapidazione che la società ci impone di disdegnare.
Chiediamo la morte subito, anche se fino a ieri  la pena di morte era  da disprezzare.
Qualcuno chiede che gli venga tagliato il pene, proprio come nella legge del taglione, che la maggior parte delle persone aborra...
E' così... quando le cose ci sconvolgono noi ritorniamo indietro di millenni... e fin qua son d'accordo,  sono io la prima a farlo!

Poi però arrivano i funerali, dove si sa,  la maggior parte della gente è li solo per dire; "c'ero anch io". Seguono  morbosamente la famiglia in attesa dello "spettacolo" di pianti e delle  urla che purtroppo viene disattesa, ma madre non c'è... La voglia di dolore che non sia il nostro, non manca mai!

Alla fine di tutto, c'è chi oggi, in una bella giornata di sole pensa di andare a far turismo ad Avetrana tra le mete  c'è la casa di Sara e il cimitero, ma la preferita rimane il pozzo dove la piccola fanciulla è stata ritrovata. Intere famiglie con figli a seguito passeggiano liberamente nel posto dove una persona è stata sepolta dopo essere stata uccisa e probabilmente violentata!!

Sono rimasta talmente schifata che ad alta voce ho detto;"Eppoi saremmo cambiati? Ci fossero le impiccagioni pubbliche saremmo tutti li a goderci lo spettacolo della morte  sperando di vedere il sangue! Che schifo!"

Già... il mondo sarà anche cambiato ma noi rimaniamo  quelli di sempre, c'è qualcosa di morboso in "noi" che ci spinge a formare la coda, rallentando per  vedere l'incidente. Qualcuno addirittura corre avanti per curiosare sperando di vedere il ferito... Vero, siamo avanti mille e mille anni in tecnologia e istruzione ma gli istinti primordiali ancora non ci hanno abbandonato!
Continueremo a combattere la pena di morte e chiederemo la lapidazione, tiferemo Ammnesty International e continueremo a volere la legge del taglione... la contraddizione sarà sempre una costante e dubito che tra mille anni ci sarà quel cambiamento che pensiamo di aver avuto...

E' triste ma è così...
                 

2 commenti:

  1. e purtroppo hai ragione. La nostra di ragione è lucida, è giusta, siamo avanti, anni di democrazia, dibattiti, ed ecco che appena il dolore, anche se degli altri, ci tocca da vicino, dentro al cuore, nasce l'indignazione, e l'orrore ci fa urlare: uccidetelo! torturatelo! ammazzatelo!
    purtroppo hai ragione!

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  2. ... e mi dispiace averla...davvero, vorrei che non fosse così ma purtoppo è vero!
    Vien da dire; come siamo strani vero?

    Grazie e ciao, alla prossima!

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