martedì 5 ottobre 2010

04-10-2010 un anno dopo!

Si decide, domenica sveglia alle sei che alle sette si parte!
Sorpresa sorpresone Tomo mi fa... una sorpresa: viene anche lui... che bello, volevo proprio condividere questa bellissima giornata con lui!!

Partiamo in orario, è ancora buio, l'aria è fresca e l'agitazione è palpabile, come sarà... chissà cosa proveremo!
Siamo a secco e ci si ferma a fare benzina e verso Padova si fa colazione... Daigor è felice e non vede l'ora di arrivare... io pure in verità!
Dopo colazione si riparte, il segnalatore della benzina segna sei tacche non si rabbocca, i km son tanti e ci si fermerà di nuovo.

Ma abbiamo sotto valutato la tecnologia coreana sta di fatto che in giro di venti km la spia della riserva lampeggia! Accidenti! Cerco i cartelli per sapere quanti km mancano al prossimo distributore... lo vediamo O_O
37 km!!!! O-MIO-DIO!!
E adesso? Il Tomo rallenta la velocità e inizia a pregare :-)) Si va avanti sperando...
Prossimo distributore 20 km
Prossimo distributore 15 km
Prossimo distributore 10 km... dai che forse...
Prossimo distributore 5 km... fa che ci si arrivi!!
All'imbocco dell'autogrill la moto fa il classico "cavallo"... vai.. vai... vai... vai!
Fiiuuuhhh davanti al distributore la moto...  si spegne... CHE CULO!!!

Si riparte.
Si iniziano a vedere le uscite conosciute, ma noi proseguiamo per la casa di amici. Usciamo dall'autostrada a Gemona-Osoppo, la strada è semplice e ci arriviamo in un attimo.
Nadia è già li che ci aspetta, subito dopo Massimo e Marta ci raggiungono, Claudio, il marito di Nadia è in ritardo ma presi dagli abbracci e racconti nemmeno ci accorgiamo!
Ci offrono un caffè ci riscalda le ossa... miseria che freddo che fa da quelle parti!

Arriva anche l'ultimo dei mie angeli, si cambia  e si parte. Io e il Tomo su una moto, Daigor sulla sua, Marta e Massimo  fanno copia, Claudio ha la sua Honda e Nadia la sua Hornet...


Io e il Tomo assieme a Nadia siamo quelli che chiudono la fila e siamo gli ultimi ad arrivare tanto che gli altri son li che ci aspettano...
Ora siamo nel punto esatto dove un anno prima Daigor ha fatto l'incidente.


Siamo a Forni di Sotto . Guardo Daigor che è pallido da far paura, mi volto a guardare dove lui sta guardando... Caspita, è davvero impressionante dove sia finito... C'è Massimo che da sotto ci spiega dove lo avessero trovato, ci mostra la posizione, trova perfino i sacchetti sterili dove al tempo c'erano le attrezzature sterili, si trovano anche dei pezzi del casco...



Ha un che di surreale, Daigor si deve sedere sul palo perché gli cedono le gambe e io è da un momento che tremo come una foglia... i racconti continuano perché io ho bisogno di sapere, finalmente! Entrano nei dettagli e il quadro è sempre più completo e sopratutto ora ho la certezza che non è mai stato solo!
Quando dico che ho pensato che fosse morto, Marta, la dottoressa che mi aveva chiamato mi risponde; anche io!


L'atmosfera si fa carica ma non triste,anzi! Oggi siamo li a festeggiare la rinascita e siamo tutti allegri, le macchiane passano e sono incuriositi da quel gruppo che scatta foto su un panorama  del tutto insignificante, per occhi esperti lo è...  ma non lo è per noi!

Bene, abbiamo visto il posto e le curiosità sono appagate, non per Daigor lui vorrebbe sapere la dinamica ma purtroppo non riesce a ricordare nulla... Anche per noi è la prima volta che vediamo questo posto... ma è incredibile i sentimenti che si provano!  E' incredibile come quello che immaginavamo fosse, sia così reale... Non abbiamo nulla da ricordare ma è come se non fosse così!


I nostri angeli senza ali ci portano in un agriturismo della zona, bel posto, ottimo cibo e fantastica compagnia! Purtroppo il tempo corre e il Tomo deve ripartire, il giorno dopo lavora e deve tornare, io e Daigor rimaniamo fino al giorno dopo... c'è la visita in ospedale da fare...




Il mio Tomo se ne va e noi due ritorniamo a casa dei nostri amici e li passiamo la serata a mangiare pollo allo spiedo e patatine fritte, si ride e scherza ancora, ma l'atmosfera è pacata... l'emozioni della giornata hanno preso il sopravvento è lascia tutti spossati. E' ora di andare a letto, salutiamo queste persone speciali, questi angeli che fanno parte di questo quadro bellissimo che è la rinascita di Daigor... i grazie sono davvero sentiti e gli abbracci anche... GRAZIE GRAZIE GRAZIE!


Ci sistemiamo in hotel e, ognuno nel suo letto continuiamo a chiacchierare, abbiamo bisogno di somatizzare la giornata... non è facile, infatti la notte non ci si riposa un granché!



Al mattino colazione e ci avviamo all'ospedale, prima tappa; terapia intensiva.
Suoniamo e ci fanno entrare, un'infermiera che non conosciamo ci chiede la motivazione della visita:
- Sono Daigor e vorrei lasciare qualche dolcetto e ringraziare i dottori e infermieri... è possibile?-
- Un attimo che vedo...-
Di la sentiamo il nome di Daigor tra i "ma si" e "davvero?".
Iniziano ad arrivare le prime infermiere che ricordano il nome e il fatto, ma non ricordano lui... via via che i racconti fanno chiarezza, i dottori si aggiungono e mi riconoscono... Sono sinceramene felici della nostra visita e noi con loro. Ci tengono una mezz'oretta li a raccontare le impressioni e i ricordi...

La mia gratitudine arriva alle stelle quando mi ricordano che hanno solo fatto il loro lavoro...
- Noi come Daigor sentiamo la necessità di fare un grandissimo ringraziamento a tutti voi per quello che avete fatto  per noi! Siete un equipe fantastica dove tutti sullo stesso livello vi accingete a salvar vite, tra tante anche quella di nostro figlio... signori... avete salvato la via di mio figlio!!
Non rispondetemi che è il vostro lavoro... quello che avete fatto per noi va molto al di la del semplice lavoro... siamo stati trattati con un umanità incredibile che esula dalla semplice umanità, credetemi! Avrete  la mia eterna gratitudine!!-

Al che un'infermiera commossa  mi ringrazia delle parole e il Dott. De Lucia si sente sollevato, non è un buon periodo e le nostre parole gli rialzano il morale!




Baci, abbracci e stette di mano fortissime e ce ne andiamo col cuore pieno di gratitudine!
Andiamo poi a salutare la responsabile di Casa Mia, la onlus che ha permesso me e Claudio di usufruire gratuitamente dei monolocali per poter stare vicino a Daigor.  Una mano santa per chi è lontano da casa! Anche qua belle chiacchiere e ricordi... mi ha preso lo stesso senso di pace che c'era al tempo... un bellissimo nido dove chi ha il proprio caro in ospedale riesce a riposarsi... bello davvero!



Ci fermiamo a mangiare in un locale dentro al centro commerciale dove all'epoca sia andava a fare la spesa... altre chiacchiere col fanciullo e si parte per casa, 400 km ci aspettano, speriamo non piova!
Purtroppo piove e di brutto ma siamo coperti e la prendiamo tutta. Pausa caffè e rabbocchi vari che finalmente si arriva!

Ma la giornata non è finita. Ho organizzato una festa a sorpresa per Daigor, in silenzio arrivano i miei genitori, mia sorella, mia cognata con le figlie, la fidanzata e i miei cinque vicini... Chiamo Daigor e gli dico che Enzo ha bisogno, lui esce, la luce è spenta... accendo la luce e... SORPESAAAA!!!

Felicità e giubilo per lui e noi!
L'anno prima,  ero sola, disperata e piangente, un anno dopo esattamente alla stessa ora ridevo felice e grata per la bella piega che la vita mi ha riservato... A mezzanotte sono andati via tutti, ho abbracciato forte il mio fanciullo e ho ringraziato... anche questo cerchio felicemente si è chiuso!


GRAZIE!


8 commenti:

  1. emozionante racconto..............
    par di esserci.............
    grazie al cielo è tutto finito nel migliore dei modi................ un grosso bacione a tutti e due.........

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  2. uao bella storia. felice con voi!mi par di capire che è finita alla grande!ganzo!!
    un abbraccio grande!
    MP

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  3. Proprio lunedì mi sei venuta in mente tu e Daigor, pensavo proprio a cosa era successo un anno fà e mi chiedevo se Daigor era tornato sul luogo dell'incidente... ricordo che il ragazzo che ti avevo raccontato aveva avuto un incidente il giorno prima di tuo figlio appena era stato in grado di guidare la sua Ducati era tornato sul luogo dell'incidente e da li era ripartito per finire il viaggio che si era interrotto.... e mi chiedevo se anche DAigor lo avrebbe mai fatto.
    Sono felice che ora si può ricordare quel giorno con più serenità anche se immagino la paura ci sia ancora.. ma come si dice..."bisogna ringraziare che sia andato tutto bene e andar avanti :-)"
    E felice che tu abbia messo nuovamente piede in Friuli, e questa volta con un sorriso e non con la paura della morte nel cuore.
    Un bacio e un abbraccio immenso.
    s.c.

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  4. Grazie Ginny, grazie MP e grazie anche a te s.c.
    sinceramente questi viaggio mi ha aiutato tanto.. volevo vedere e ho visto, volevo sentire e ho sentito... mi sono emozionata e ho provato tanta ma tanta gratitudine!!!
    La paura magari non passerà ma almeno il terrore si, o almeno me lo auguro!
    Un bacio collettivo!
    Ciao

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  5. caspita...è gia passato così "tanto"...vola il tempo..quanti cambiamenti però oh..troppi...dai ogni tanto ci vogliono va...
    felice che ora sia tutto passato..!
    ciao!!

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  6. Grazie G21!!!
    Si...e che cambiamenti!!Ma alla fine va tutto come deve andare!
    Un abbraccio!

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  7. Grazie gioia cara.. grazie di aver condiviso questo speciale momento con me!!
    Ti abbraccio stretto stretto!!
    :-)

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